LA CHIESETTA CHE GLI ALPINI SENTONO LORO
Ai piedi della Presolana, immersa nel silenzio c'è una chiesetta nascosta tra i boschi ricca di fascino, devoziome e insoluti misteri. Ora, in occasione di uno dei tanti interventi conservativi si è aggiunto un mistero in più. Da quando, nel 1973, il gruppo Presolana ha dato il via a i lavori di alvataggio. La millenaria "San Peder", deicata ai SS. Pietro e Paolo, ha negli alpini del paese i suoi premurosi angeli custodi. Edificata nell'anno Mille, al tempo di papa Silvestro II, dall'alto dello sperone roccioso a 1150 metri di quota, ha visto dominato e protetto il paese per un millennio e necessita di continui controlli manutentivi. Ad esempio, se non si interviene in tempo, basta un carico eccessivo di neve per far crollare il tetto a discapito degli affreschi risalenti al 1500, ed altri di stile romanico, tra cui le figure di S. Antonio Abate, S. Alessandro un Ecce Homo, la Vergine con il Bambino. Interventi che negli ultimi anni ha visto gli alpini Ana del gruppo Presolana impegnati gratuitamente in ben 1380 ore lavorative utilizzando circa 590 quintali di amteriali, Il tutto senza mai compromettere o alterare l'autenticità dell'edificio. Nello specifico, nel 2012 è stato necessario rifare la pavimentazione interna e il marciapiedi del alto sud-ovest, per un totale di 760 ore. Nel 2013, è stata la volta della posa della grafinata sud per un totale di 270 ore lavorative. Altriinterventi per sistemare e consolidare il marciapiede e la base del muro portante della facciata nord per un totale di 350 ore. Ogni singolo intervento è per sè un'impresa faticosa non indifferente se si considera che imateriali e le attrezzature, una volta trasportati con un trattore dia Rusio al Colle della Furca, pèoi devono essere trasfertiti alla chiesetta per uno stretto e tortuoso sentiero. Ed è in quest'ultimo intervento che nel rimuovere il vecchio intonaco del muro nord, cpon grande sorpresa hanno messo in evidenza il punto esatto in cui in passato la chiesxetta è stata sottoposta ad un ampliamento. Anche se in passato s'era ventilata l'ipotesi che S. Peder fosse stata sottoposta a modifiche, ora la conferma è arrivata.
"Qui pregare è diverso, ci si sente più vicini al cielo". Sono le parole di una delle fradi che compongono la profonda riflessione che il primo capogruppo Amgelo Tomasoni pronunciò un giorno in occasione dei lavori di recupero della Millenaria S. Peder. Da alcuni anni quelle parole incise su lastra in rame allo scopo di dare il benvenuto a tutti i vistatori, ha trovato posto sull'artistico cippo in pietra sullo spiazzo erboso all'ingresso della chiesetta, raffigurante "lo zaino degli alpini che sono andati avanti ", dono della signora Ernesta e dei figli, Sergio, Marisa, Claudio e Antonella, in memoria del compianto marito e genitpore, Angelo Tomasoni primo capogruppo penne nere della Presolana.
© Alpini Presolana